PPP/19/022
Dittico dei Buchi (da Splaffsplapciaff), 2019
Dida: Marmo, pietra serena, ferro, led, pittura spray, vibratore
Descrizione:
Il gruppo scultoreo qui proposto è ciò che resta dell’installazione “SplashSplapCiaff”, realizzata dall’artista come intervento ambientale nella sede torinese del collettivo curatoriale Campobase. In quel contesto, Poppi investiva la freddezza tipica dello spazio espositivo con materiali e oggetti paradigmatici, ammantandolo di una luce rosa accogliente e stucchevole. Voltando la mostra in un luogo equivoco, sospeso tra artificio e carnalità, l’artista raccontava la sensualità del presente attraverso relazioni transitorie fra materiali organici e inorganici. Il “dittico dei buchi” - titolo allusivo e in linea con l’onomatopea che dava il nome alla mostra torinese, rende tangibile il rapporto di compenetrazione carnale tra i materiali naturali, classici e duraturi della tradizione occidentale con i nuovi materiali, meno qualitativi ma di maggior appealing. Ne risultano ferite aperte, scaturigini di vita e felicità capaci anche di tramutarsi in sberleffo. Come nella “lampada”, la cui testa è costituita del guscio di una palla da massaggi bitorzoluta con all’interno un vibratore che sembra rivolgere al pubblico una linguaccia einsteiniana.
Mostre:
There's a moster coming!, 2018, curated by CampoBase, Torino
Pubblicazioni:
Opera citata in “CampoBase. Un confronto tra curatori e artisti, a Torino” di Giuseppe Arnesano, Artribune, 15 luglio 2019.
Immagini dell'opera sul sito Azzurro3
http://azzurro3.com/giulia-poppi-work
Prossima uscita: Made in mind, intervista a Giulia Poppi a cura di Ginevra Ludovici
Dimensioni: Ambientali. Marmo 37x40x7cm, pietra serena 118x95cm, barra di ferro 300cm
Peso: pietra serena 37 kg, marmo 7 kg
Imballaggio: Pluriball e cassa
Proprietà dell'opera: L'artista
Edizione: 1/1
Note d'allestimento:



